Coopera ha realizzato, nell’ambito della progettualità per valorizzare i siti archeologici, uno studio per il consolidamento e la possibilità di rendere visitabile il “Sentiero dei Mulini di Prata” (Massa Marittima, Gr).
Il lavoro è stato commissionato dall’Associazione “Per Prata. Tra passato e futuro” che voleva studiare i due mulini esistenti allo stato di rudere e proporne una modalità di visita.
I resti dei mulini si trovano in un sentiero immerso in uno splendido bosco nella valle formata dal fiume Carsia, accanto al borgo medievale di Prata.
Dal XV al XVIII secolo l’intero territorio di Prata fu ceduto allo Spedale di Santa Maria della Scala che vi realizzò una fattoria finalizzata prevalentemente al’allevamento del bestiame e si parla già della presenza di due mulini con modalità di lavoro stagionale. Nell’anno 1696 i due mulini vennero concessi dallo Spedale in enfiteusi ad un personaggio di Prata, in cambio di un affitto annuale. Nel XVIII secolo infine Pietro Leopoldo di Lorena rilevò l’intero complesso.
Lo studio ha lasciato emergere le potenzialità storiche e naturalistiche del sito e la possibilità di realizzare, una volta messe in sicurezza le evidenze monumentali, un percorso di visita.
In linea generale gli interventi proposti mirano a rallentare e interrompere le principali azioni di degrado delle architetture dei mulini, prevenendo la nuova formazione di fenomeni degenerativi, consentendo di migliorare la sicurezza del visitatore, la leggibilità del monumento e di conseguenza la comprensione dei segni dell’uomo sul paesaggio da parte di un pubblico di non addetti ai lavori.